È possibile essere dipendenti da qualcosa che non sia una sostanza?

13 09 2021

Nella dipendenza da gioco d’azzardo, giocare e scommettere possono risultare comportamenti gratificanti per alcuni soggetti con determinati tratti personologici e che quindi più di altri tendono ad una maggiore sensibilità verso la ricerca del piacere e della novità.

Nella vita di ognuno di noi la motivazione, il piacere e la ricerca del benessere ricoprono un ruolo indispensabile alla sopravvivenza così, quello che facciamo, è perseguire il più possibile ciò che ci fa stare bene ed evitare ciò che può mettere in pericolo la nostra vita.

Quando si parla di piacere però il ventaglio dei comportamenti si allarga comprendendo quelli salutari (l’attività fisica, gustare del buon cibo, ascoltare la musica che ci piace, passare del tempo in compagnia e ancora fare l’amore) e non come nel campo delle dipendenze. Se da una parte infatti i primi concorrono al raggiungimento del benessere della persona fino a favorire in termini evoluzionistici, anche la sopravvivenza della specie, le cose sono molto diverse quando un comportamento gratificante riguarda la dipendenza da sostanze o verso categorie di comportamenti.

Nel nostro cervello è presente un importantissimo sistema chiamato circuito del piacere o Reward System che ha la funzione di mediare i livelli di piacere mantenendo attivi i comportamenti che il nostro cervello decodifica come gratificanti.

Questo circuito ha origine nell’area tegmentale ventrale (una struttura presente nell’area posteriore e più antica del cervello composta da un particolare gruppi di neuroni) che si collega, a sua volta, con strutture importanti come il nucleo accumbens, l’amigdala, l’ippocampo e la corteccia prefrontale. Queste aree regolano diverse funzioni come l’apprendimento, la memoria, la pianificazione dell’azione, la motivazione, il piacere, la percezione delle emozioni, il comportamento (ecc.. ) e sono messe in connessione dalla dopamina, un neurotrasmettitore che media i livelli di piacere, dando vita alla via dopaminergica mesolimbica, struttura fondamentale del sistema di ricompensa.

I circuiti della ricompensa mediano infatti la gratificazione, i livelli di piacere e di conseguenza il bisogno di reiterare nel tempo quel comportamento piacevole sia nelle normali attività quotidiane che nei comportamenti legati alle dipendenze. Questo avviene perché tutte le volte che facciamo esperienza di attività piacevoli, la dopamina viene secreta in quantità variabili mentre nel caso delle dipendenze questo avviene in quantità sempre maggiori, creandosi alterazioni del suo rilascio nel cervello e rinforzando il messaggio che quella sostanza o quel comportamento va ripetuto nel tempo perché ci ha fatto sentire bene.

Come accade nella dipendenza da gioco d’azzardo, giocare e scommettere possono risultare comportamenti gratificanti per alcuni soggetti con determinati tratti personologici e che quindi più di altri tendono ad una maggiore sensibilità verso la ricerca del piacere e della novità (novelty seeking personality) manifestando comportamenti impulsivi con limitazioni importanti sulla capacità di previsione a lungo termine delle conseguenze delle loro scelte e la ricerca di forti sensazioni.

di Marta Bugari

Psicologa e Psicoterapeuta

Ama Aquilone Coop. Soc.

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